Ciao ,
qualunque sia il tuo obiettivo, ti basterebbe solo il diario emotivo per poterlo raggiungere.
Un solo strumento, così semplice che qualunque bambino di 6 anni saprebbe usarlo.

E avresti tutto quello che ti offrono percorsi di anni, corsi approfonditi.

No, non sto scherzando e non sono qui per vendertelo.
Oggi ti insegno come usarlo.

Partiamo da un presupposto: qualsiasi problema è sempre legato alle tue emozioni.
Se qualcosa non va come vorresti, il reale motivo è che stai male senza quel che vorresti.

Qualsiasi desiderio tu abbia dipende da un solo motivo: quel che desideri dovrebbe farti stare bene.
Emozioni, sempre e comunque.

Per questo il diario emotivo è così importante e potente.
(per capire meglio che le emozioni sono il vero problema, rileggi questa newsletter â‡’)

Ora, il diario emotivo è abbastanza semplice, ma ti permetterà di comprenderti meglio di quanto qualsiasi percorso mai potrebbe fare.

Perché è uno strumento che da a te, nelle tue mani, il controllo del processo.

E tu sei LA SOLA PERSONA AL MONDO che può comprenderti fino in fondo.

Ricordalo: NESSUNO, per quanto bravo, potrà mai comprenderti quanto te.

E questo è ovvio: tu puoi conoscere ogni emozione, pensiero, desiderio.
Se anche tu mi raccontassi "tutto" quello che hai fatto ieri, non potrai mai davvero dirmi tutto ciò che sei.

Pensieri, idee, sensazione, ne hai migliaia ogni giorno e non potresti, anche volendo, condividerle tutte.
Noi siamo un UNIVERSO immenso e conoscerlo è quasi impossibile per te, che lo vivi ogni istante.

Figurati per chiunque altro che ti conosce per una manciata di minuti al giorno...

Per questo la tua grande responsabilità è diventare tu la guida del tuo eprcorso di vita.

Il diario emotivo serve proprio a questo.
Per scriverlo partiamo dai 3 elementi chiave:
  • Emozione
  • Situazione
  • Pensiero
Come prima cosa scrivi un diario emotivo per OGNI emozione che provi.
Sì, me lo chiedono tutti: proprio ogni emozione?

Sì, tutte quante.
L'obiettivo del diario non è curare, guarire o risolvere un problema.

Ma capire.

Ogni emozione che tu provi, ci dice qualcosa di importante.
(cosa, magari, te lo spiego domani mattina)

Se tu iniziassi a comprendere ogni tua emozione, potresti davvero risolvere ogni tuo problema.

Avresti accesso a tutto ciò che ti blocca e troveresti il modo per liberarti da paura e sofferenza.

Per cui più lo scrivi, più spesso lo fai, più velocemente arrivi a capirti meglio.
Per cui scrivilo tante volte al giorno.

Già... scrivilo.
Perché è importante scriverlo?

Perché già solo questo processo ti aiuta a gestire meglio le tue emozioni (soprattutto se sono negative).

Inoltre ti permette di osservare meglio e comprenderti di più.

Puoi rileggerlo nel tempo, scoprendo dettagli che inizialmente non avevi visto prima.
(o notare i cambiamenti che realizzi giorno dopo giorno)

Inoltre rende più chiaro e obiettivo il lavoro che devi fare sul tuo diario per comprendere davvero le tue emozioni.

Usa questa regola: quando provi un'emozione, scrivi un diario.

Va bene se si tratta di un'emozione negativa o positiva.
Va bene se si tratta di un'emozione intensa o una minima, quasi impercettibile.

Anzi, quelle "piccole" sono spesso preziose per diversi motivi:
  • Non essendo forti le puoi osservare meglio.
  • Anche le più "banali" ti dicono molto di te e di come tu vivi la tua vita.
  • Soprattutto quelle piccole ti danno modo di lavorare più facilmente per migliorarti.
Questo è il primo elemento.
Parti sempre dall'emozione.

Poi viene la situazione: cosa sta accadendo quando provi l'emozione?
Cosa stai facendo?

Focalizzati su un passaggio chiave: quando inizi a provare l'emozione, cosa stai facendo?
Dove sei?
Con chi?

Ricorda la parola più importante: QUANDO.

Devi identificare la situazione esatta in cui ti trovi QUANDO inizi a provare l'emozione.
Non 20 secondi dopo, ma appena inizia, appena la senti.

Questo è importantissimo ed è qui che tanti sbagliano.
(ok, preparo una newsletter con diversi esempi per aiutarti a farlo al meglio)

Così avrai un'emozione, che senti.
Una situazione, che è quel che stai facendo QUANDO inizi a provare l'emozione.

Poi viene la parte più importante, e per alcuni più difficile.

Il pensiero.

Come sai, ogni emozione dipende sempre e solo da cosa pensi.
(se hai dubbi, leggi questa newsletter â‡’)

Questa è perciò la domanda più importante di oggi: cosa pensi?
Che cosa pensi della situazione che stai vivendo?

In sostanza tu stai giudicando quello che accade.
Così se provi rabbia, giudichi in modo negativo quello che sta accadendo.

Apro una parentesi.

Se provi rabbia mentre sei sul divano e ricordi un episodio, molto probabilmente la rabbia non è legata al divano, ma al ricordo.

Per cui sarebbe meglio che tu scrivessi il diario così:
  • Emozione: rabbia.
  • Situazione: sono sul divano e ripenso all'insulto che mi ha rivolto ieri mia sorella.
  • Pensiero: è una cretina e non sa niente di me!
Come vedi il pensiero è legato al ricordo dell'insulto.
Per cui la domanda sarebbe: cosa penso dell'insulto che mi ha rivolto mia sorella?

Questo è un diario emotivo.
Prima identifichi l'emozione, e parti sempre da lei.

Poi definisci cosa sta accadendo QUANDO inizi a provare quell'emozione.
Infine scrivi cosa ne pensi di quello che stava accadendo quando hai provato l'emozione.

Che cosa provo?
Quando inizio a provarlo, che cosa sto facendo?
Che cosa penso di questa situazione?

Queste 3 domande ti guideranno a costruire un diario emotivo con più semplicità.
E chiaramente non finisce qui, ma noi per oggi ci fermiamo qui.

Nei prossimi giorni ti darò sia esempi concreti, per aiutarti a scriverlo meglio.
Sia ulteriori dettagli per passare da questa prima forma, molto semplice, a capire tutto di te.

Infatti, come ti dicevo, è uno strumento potente e basta solo questo.

Io per anni ho fatto percorsi individuali di coaching usando solo questo esercizio e nient'altro.

E visto che la nostra vita cambia quando noi ne diventiamo padroni, voglio che tu prenda padronanza del diario e della tua vita.


Un abbraccio
Giacomo Papasidero
Il Tuo Mental Coach